L’Arabia Saudita ha ufficialmente abolito la legge che impone ai ristoranti e ai bar di avere locali e posti a sedere separati per donne e uomini.
La nuova normativa rappresenta l’ultimo passo del ribaltamento delle restrizioni conservative di genere e del profondo processo di democratizzazione del Paese voluto dal figlio del re, Mohammad bin Salman, diventato principe ereditario a trentatré anni nel 2017. Bin Salman ha dichiarato di voler portare l’Arabia Saudita nel XXI secolo e mira a dare un orientamento più moderno e liberale a quella che è rimasta una delle monarchie più fondamentaliste ancora esistenti. Il principe sta introducendo molte riforme per ridurre la dipendenza del suo Paese dal petrolio e per aumentare l’occupazione, anche femminile. Diverse leggi approvate negli ultimi mesi stanno aprendo ai giovani nuove opportunità di intrattenimento e di istruzione, dando la possibilità di guidare anche alle donne, aprendo gli stadi e le palestre per la prima volta anche al pubblico feminile, riaprendo i cinema proibiti dagli anni Settanta e dando nuovi spazi anche in politica alle donne, prima escluse dalla vita sociale.
L’apertura del principe ha anche deciso di disporre una serie di nuovi requisiti tecnici per garantire che la segregazione di genere non venga più protratta in edifici pubblici, scuole, negozi e centri sportivi.
Ad agosto, il regno ha revocato il divieto di richiedere un passaporto e di viaggiare liberamente e le ragazze recentemente hanno anche avuto accesso all’educazione fisica e allo sport a scuola, un diritto che prima era concesso solo ai ragazzi.
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Fonte: Al Khaleej Today
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