La modifica delle abitudini e della mobilità conseguente alla pandemia ha inciso profondamente sui consumi di energia in Italia, sconvolgendo i tradizionali modelli e permettendo di raggiungere, in questi mesi, una serie di record di notevole importanza. Nel mese di maggio il contributo delle fonti di energia rinnovabile ha superato il 50% della domanda complessiva nazionale.
Secondo il rapporto periodico dell’Ente Nazionale per l’Energia (ENEA), nel secondo trimestre di quest’anno la domanda di energia è scesa del 22%, mentre la CO2 ha segnato un calo maggiore, del 26%. “I cali di consumi e di emissioni sono senza precedenti ma le emissioni sono diminuite più dei consumi di energia in quanto si è ridotto principalmente il ricorso alle fonti fossili”, spiega Francesco Gracceva, ricercatore ENEA. La domanda di petrolio è scesa del 30%, i consumi di gas naturale sono calati del 18% e le importazioni elettriche sono precipitate del 70%, mentre le rinnovabili sono cresciute del 7%, segnando il nuovo massimo storico nella domanda elettrica.
Complessivamente nei primi sei mesi dell’anno la
generazione elettrica da fonti rinnovabili risulta in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2019,
principalmente per la maggiore produzione solare (+9%) e idroelettrica, in
aumento dell’8%.
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Fonte: ENEA – 30 luglio 2020
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