Quest’anno, forse, si può sentire ancora di più sulla propria pelle il valore della libertà. Per celebrare il sacrificio della vita delle vittime per la Liberazione, in tempo di lockdown, le marce e le manifestazioni si sono trasformate in qualcosa di più intimo e individuale, ma non per questo meno ricco di commozione.
A Torino per onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita durante la Resistenza è stato realizzato un gesto semplice, quello di portare un fiore sulle loro lapidi. “Un ricordo di gratitudine e libertà”, lo ha definito Gianguido Passoni, promotore dell’iniziativa, che insieme a sua figlia ha costruito una mappa virtuale di tutte le 152 lapidi che ricordano i protagonisti della Resistenza in città, “immaginando che ognuna di esse possa essere adottata e onorata da chi gli abita vicino”.
La mappa è stata messa su internet ed è fruibile da chiunque.
“Vi sarò davvero grato se vorrete condividerla, diffonderla e usarla per trovare il punto più vicino alla vostra abitazione. Sarebbe davvero bello se fossimo in tanti a dedicare un pensiero, un fiore, un disegno, alla lapide che ricorda le donne e gli uomini che più di settanta anni fa – nello stesso quartiere in cui oggi viviamo – hanno combattuto per la nostra libertà”.
La città si è tinta di “mille papaveri rossi” come segno di riconoscenza per un passato al quale dobbiamo la libertà di poter essere quelli che siamo.
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Fonte: Gianguido Passoni – 25 aprile 2020
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