Se ne parla da un po’ di tempo ma le evidenze scientifiche mancavano per poter confermare che si trattasse di una vera e propria scoperta. Ora la riprova è giunta da uno dei più autorevoli centri di ricerca del mondo.
I ricercatori della Johns Hopkins University negli Stati Uniti, hanno pubblicato i risultati dello studio scientifico che ha messo a confronto, per la prima volta, un gruppo eterogeneo di 10.000 donne sane, per valutare l’esito della diagnostica di oltre 50 tipi di tumori effettuata attraverso un esame del sangue. Il nuovo test ematico ha mostrato il potere di rilevare precocemente diversi tumori, inclusi l carcinomi ovarici e uterini, per i quali non esistono attualmente test di screening e per cui solitamente non si manifesta nessun sintomo fino alla fase acuta, quando è ormai troppo tardi per intervenire.
“I risultati sono stati impressionanti. Le donne con tumori rilevati hanno ricevuto trattamenti precoci per il cancro e tutte sono sopravvissute; la maggior parte di esse sono in remissione dalla malattia” dichiara la ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Science. Bert Vogelstein, uno degli autori dello studio che ha trascorso anni a lavorare sulla diagnosi precoce del cancro, ha affermato che il test si basa sul fatto che la maggior parte dei tumori ha almeno una delle 16 mutazioni genetiche rivelatrici. Quando le cellule tumorali muoiono, lasciano questo DNA anormale nel flusso sanguigno di una persona, anche molto presto nel corso di una malattia. Gli esami del sangue possono rilevarlo.
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Fonte: Science – 1 maggio 2020
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