La vita vegetale si sta espandendo in tutto il mondo e un nuovo studio scientifico, durato 25 anni, mostra che l’aumento delle piante sembra più attivo nelle aree ai margini delle grandi catene montuose di tutto il mondo e in particolare tutta la regione dell’Himalaya.
Lo sviluppo della vegetazione subnivale, quelle specie che crescono nella fascia al di sotto delle nevi perenni, è stato studiato dai ricercatori dell’Università di Exter, in Gran Bretagna, grazie alle immagini dei satelliti Landsat della NASA dal 1993 ad oggi. Fino ad ora non si sapeva molto su questi ecosistemi remoti e difficili da raggiungere, costituiti da piante a basso fusto; lo studio ha rivelato che queste aree coprono da 5 a 15 volte l’area dei ghiacciai permanenti del mondo.
Nell’ultimo quarto di secolo, i ricercatori hanno notato che le piante si stanno espandendo significativamente tra i 4.150 e i 6000 metri di altitudine. Intorno al monte Everest, per esempio, il team ha riscontrato un incremento rilevante e costante di piante e arbusti. "La diminuzione dei ghiacciai è un fenomeno importante da analizzare ma lo sono anche gli ecosistemi subnivali che coprono un’area molto più ampia della neve permanente e che influiscono sulla vita e sull’approvvigionamento idrico” ha dichiarato
la dott.ssa K. Anderson. Lo scioglimento dei ghiacciai sta evidenziando nuovi elementi di resilienza della natura e ”questo aspetto del ciclo dell’acqua è vitale per l’alimentazione dei dieci più grandi fiumi in Asia, approvvigionamento per più di 1,4 miliardi di persone" aggiunge la ricercatrice.
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Fonte: Global Change Biology
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