Nell’International Global Imams Council, la più grande conferenza mondiale che riunisce più di mille imam musulmani di tutte le denominazioni, i leader religiosi hanno approvato e adottato per la prima volta una definizione comune e condivisa di antisemitismo proposta dall’Alleanza
Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (IHRA) che specifica: “L’antisemitismo
è una certa percezione degli Ebrei che può essere espressa come odio per gli
Ebrei. Manifestazioni retoriche e fisiche dell’antisemitismo sono dirette
contro singoli Ebrei o non Ebrei e/o le loro proprietà, contro le istituzioni o
le strutture religiose ebraiche”.
“Oggi abbiamo aggiunto il nome del nostro Consiglio a quello
dei 34 Paesi che hanno adottato questa definizione. Stiamo vivendo in un
momento di rinascita dell’Antisemitismo e di attacchi terroristici, il che
aumenta la nostra responsabilità come sia in quanto leader religiosi, ma
soprattutto perché Imam”, ha dichiarato il presidente del IGIC Mohammas Baquir
al-Badairi. “L’IGIC è determinato a rafforzare il dialogo di pace tra l’Islam e
le altre religioni. Rispettiamo le credenze e le emozioni di tutti i popoli e questo
è ciò che ci differenzia dagli estremisti islamici che hanno macchiato la
nostra religione”.
Inoltre, sempre nello spirito di collaborazione tra le fedi,
il Rabbino Elie Abadie è stato inserito come membro permanente del consiglio
interreligioso dell’organizzazione islamica. La presa di posizione era stata sollecitata dell’Inviato
Speciale del Dipartimento di Stato americano per la Lotta all’Antisemitismo
(SEAS) che si è complimentato con il Consiglio e ha varato un piano di azioni
volte alla lotta all’antisemitismo e alla promozione della pace in Medioriente.
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Fonte: Global Imams Council – 30 ottobre 2020
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