Un seme di oltre 2.000 anni, trovato sepolto sotto le macerie dell’antica fortezza di Masada in Israele, è stato piantato ed è riuscito a generare una palma da dattero che era estinta dai tempi biblici.
La palma da datteri della Giudea, una varietà conosciuta nell’antichità per la sua dolcezza, le grandi dimensioni, la lunga durata e la presunta capacità di combattere le malattie, si estinse centinaia di anni fa, quando ripetuti conflitti spazzarono via le piantagioni di datteri. Secondo gli scrittori classici come Erodoto, erano piante preziose in tutto il mondo romano ma dopo il crollo dell’impero e la conquista araba della regione, l’agricoltura diminuì e al tempo delle Crociate, intorno al 1000 d.C., le piantagioni non esistevano più.
L’età dei sette semi antichi germogliati con successo varia da circa 2.400 a 1.800 anni. I semi provenivano da tre siti archeologici rinvenuti nel deserto della Giudea sono stati trovati in un ambiente estremamente secco, il che potrebbe essere uno dei motivi per cui sono sopravvissuti così a lungo, una circostanza rara e insolita.
“Le piante hanno qualcosa di eccezionale”, ha detto Sarah Sallon, uno dei ricercatori responsabili del progetto delle piante resuscitate presso l’Arava Institute for Environmental Studies in Israele. “In un momento di apparentemente inesorabili cattive notizie sull’ambiente, il viaggio della pianta del dattero offre una speranza per le generazioni future, ha detto. “È una storia di incredibili poteri della natura per rigenerarsi.”
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Fonte: Science Advances – 5 febbraio 2020
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