
Nei cieli del mondo volano 50 miliardi di uccelli, una quantità di animali che che supera di gran lunga la popolazione umana e che fornisce un elemento di significativa valenza per l’equilibrio tra specie ed esseri viventi sul nostro pianeta.
Il calcolo, realizzato con questa precisione per la prima volta nella storia dell’ornitologia, è il frutto di una complessa ricerca condotta dagli scienziati dell’University of South Wales in Australia che è riuscita a valutare la reale presenza dei volatili sulla Terra, ponendo le basi per uno dei più importanti piani di conservazione della biodiversità dei nostri tempi.
La singola specie di uccelli più numerosa è quella dei passeri, 1 miliardo e 600 milioni di individui che insieme ad altre tre specie superano il miliardo di esemplari: gli storni, le rondini e i gabbiani. La biologia evolutiva e della conservazione, stima che la popolazione globale dei volatili comprenda 9.700 specie diverse, una bio-abbondanza estremamente significativa. L’abbondanza (cioè il numero di individui di una specie) è una componente fondamentale nell’ecologia e nella conservazione e fornisce la base dei meccanismi evolutivi e la struttura della salute delle comunità nello spazio e nel tempo.
Nel mondo esistono circa sei uccelli per ogni essere umano e comprendere in che modo l’abbondanza dei volatili è influenzata dai cambiamenti dell’habitat antropogenico sta permettendo agli scienziati di adottare le strategie conservative più efficaci per ogni specie, genere, famiglia e ordine di volatili per mantenere la loro bio-abbondanza.
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Fonte: Proceedings of the National Academy of Sciences – 28 marzo 2021

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