La Polonia ha deciso di mettere fine all’attività del più grande e inquinante impianto a carbone d’europa, la centrale di Bełchatów.
La clamorosa dichiarazione è stata ufficializzata dal governatore della regione di Łódzkie che nel suo Piano Territoriale per la Transizione Ecologica ha scelto di spegnere le unità di produzione di energia e di mettere contestualmente fine all’estrazione di lignite nell’area. Questa decisione permetterà alla regione di ricevere i fondi europei destinati ad accompagnare le economie più fragili del continente verso produzioni meno inquinanti e nocive.
“Il successo della transizione energetica polacca dipenderà in gran parte dall’esito di questo progetto", afferma Wojciech Dąbrowski di PGE Polska Grupa Energetyczna.
L’operazione richiederà circa un decennio per riconvertire tutta l’economia della regione che è responsabile del 20% della produzione elettrica nazionale. “Bełchatów è oggi il più grande datore di lavoro nella regione e per questo è molto importante pianificare adeguatamente il suo futuro in modo da ridurre al minimo gli effetti socioeconomici negativi della graduale eliminazione dell’attività nel settore minerario ed energetico”, afferma Grzegorz Schreiber, governatore della regione. Per questo la PGE ha presentato un Piano Territoriale di Giusta Transizione che investe in fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, progetti di parchi eolici e fotovoltaici e creazione di un polo tecnologico per le rinnovabili per le aziende che oggi fanno parte dell’indotto.
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Fonte: Polska Grupa Energetyczna – 8 giugno 2021
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