Situata ad Awali, una piccola cittadina nel deserto a 20km
dalla capitale Manama, la Cattedrale Nostra Signora d’Arabia è stata inaugurata
giovedì 9 dicembre: è la più grande di tutti gli emirati.
La chiesa, progettato dall’italiano Mattia Del Prete, ha una
pianta ottagonale, pareti grigie di pietra serena (reperibile solo a Firenze), una
forma che richiama la tenda sotto cui, secondo il Vecchio Testamento, Mosè parlava
al popolo e può ospitare 2.300 fedeli.
“Siamo molto contenti di avere un edificio così bello e
straordinario, fiore all’occhiello dell’architettura del Bahrein” ha affermato
il vescovo Paul Hinder, vicario nel nord Arabia (Bahrein, Qatar, Kuwait e
Arabia Saudita).
La costruzione della cattedrale è lo specchio della politica
di tolleranza e inclusione che lo stato arabo ha sempre promosso, nonostante le
difficoltà legate alle correnti conservative: “Non è stato un tema facile per
un sovrano così conservativo, musulmano, arabo. Sono sicuro ha avuto una forte
opposizione ma è riuscito a superarla” ha affermato Sheikh Khalid bin Khalifa
Al Khalifa, presidente del Consiglio d’Amministrazione del Centro Globale per
la Convivenza Pacifica Re Hamad. Il vescovo Hinder ha altresì affermato: “la
tolleranza è importante, ma non è la sola: ci si deve comprendere
reciprocamente. Questo non significa che mi debba convertire ma devo avere una
corretta comprensione e sbarazzarmi dei pregiudizi. È un processo in divenire
che non ha mai fine.”
I cattolici nel paese arabo
sono 80.000, in maggioranza immigrati
filippini e indiani ma anche bahreiniti.
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Fonte: The National News – 10 dicembre 2021
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