Una giovane studentessa di ingegneria biomedica ha inventato un metodo per effettuare il test del tumore al seno da casa.
Nata nel 1996 in Spagna, Judit Giró Benet studia all’Università di Barcellona e già nel 2017 ha creato il primo prototipo della macchina che le ha permesso di vincere uno dei più importanti premi mondiali sull’innovazione, il Dyson Award. Nel 2020 ha prodotto la Blue Box, un dispositivo biomedico portatile per lo screening del cancro al seno. Il piccolo apparecchio permette di rendere la prevenzione del tumore al seno una pratica di routine, come si fa con i test casalinghi di gravidanza. Nel vano del cubo va inserito un campione di urina e in pochi minuti l’apparecchio comunica l’esito sul cellulare, dopo aver inviato i dati a un server che li analizza.
Il tumore al seno è una delle neoplasie più frequenti nelle donne e la diagnosi precoce è fondamentale per la sua cura. Il test periodico è una pratica consigliata a tutte le donne oltre i 40 anni ma dal momento che molte trovano questo metodo invasivo e doloroso, spesso non si sottopongono ai controlli dovuti. Secondo gli ultimi dati, questo tumore ha colpito 52.800 donne in Italia nell’ultimo anno.
La macchina inventata dalla giovane ricercatrice esegue un esame chimico, rilevando la presenza di forme tumorali anche ai primissimi stadi.
Al momento la Blue Box ha una precisione del 95% ma la macchina non è ancora sul mercato, in attesa di ottenere l’autorizzazione dagli enti regolatori.
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Fonte: The Blue Box – 26 aprile 2021
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