Un team di ingegneri e medici dell’Università di S. Diego California ha sviluppato un catetere orientabile che per la prima volta permette ai neurochirurghi di operare il cervello in modo non invasivo muovendosi in qualsiasi direzione durante la navigazione nelle arterie e nei vasi sanguigni.
Il dispositivo è stato ispirato dalla natura, in particolare dalle zampe degli insetti e dalle strutture simili a flagelli, che consentono a organismi microscopici come i batteri di nuotare. Finora i farmaci sono stati utilizzati per assottigliare i coaguli di sangue come gli aneurismi cerebrali ma non sono efficaci se il coagulo è troppo grande. Gli interventi chirurgici realizzati nei casi più gravi sono ad alto rischio e sono molto invasivi. Questo sofisticato dispositivo robotico orientabile può essere introdotto nel cervello come una sonda artroscopica che naviga intorno alle strutture critiche per raggiungere il coagulo e quindi aspirarlo.
Una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo sono i traumi cerebrovascolari e le emorragie cerebrali legate alla rottura di aneurismi (arteria o vena, eccessivamente dilatate o fragili) nel cervello. In un’emorragia intracerebrale il sangue fuoriesce dal cervello formando un coagulo massiccio che deve essere rimosso o diluito il prima possibile per evitare danni irreparabili.
Questi tipi di lesioni colpiscono oltre 160 milioni di persone in tutto il mondo e tra i pazienti che soffrono di aneurismi rotti, oltre la metà muore mentre i sopravvissuti riportano spesso disabilità permanenti.
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Fonte: Science Robotics, University of California – 18 agosto 2021
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