Najla Bouden è la prima donna ad essere eletta Primo Ministro in uno Stato arabo musulmano, la Tunisia.
Nata nel 1958, la sessantatreenne Bouden sarà l’undicesimo capo del governo ad avvicendarsi dalla rivoluzione del 2011 e il suo compito sarà quello di formare un nuovo parlamento in un momento di grave crisi politica ed economica del Paese, rimasto l’unico coinvolto nella primavera araba ad aver mantenuto una forma di governo democratica.
Professoressa di geologia presso la Scuola Nazionale degli Ingegneri della capitale Tunisi, direttore generale responsabile della qualità presso il Ministero dell’Istruzione Superiore, con esperienza nella Banca mondiale e nell’Ufficio delle Nazioni Unite, questa nomina rappresenta un profondo cambio di atteggiamento e una rivoluzione nel mondo arabo. “Questo è un momento storico, un onore per la Tunisia e un tributo alle donne tunisine” ha dichiarato il presidente Kaïs Saïed che nel luglio scorso ha ridimensionato il partito estremista islamico al potere nel Paese da molto tempo. L’obiettivo dichiarato ufficialmente dal governo è quello di “combattere la corruzione e il caos che pervadono molte istituzioni statali”. Già consigliera di sette ministri dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica, è stata la promotrice del primo Programma di sostegno alla qualità a sostegno dei progetti che vertono sulla garanzia di qualità, il buon governo, l’innovazione e l’imprenditoria.
“E’ essenziale che la Tunisia torni a una democrazia parlamentare attraverso il dialogo con tutti gli attori politici” ha dichiarato Angela Merkel in un colloquio telefonico con il presidente tunisino che ha ricevuto gli elogi di tutto il mondo istituzionale e lo sprone da parte di molti politici e leader di tanti Paesi anche musulmani.
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Fonte: Associated Press – 29 settembre 2021
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