Nonostante i ritardi causati dalla pandemia di Covid-19, il
primo gennaio 2021 ha visto la nascita della AfCFTA (African Continental Free
Trade Area) che sancisce la liberalizzazione del mercato africano e il graduale
abbattimento dei dazi e delle imposte doganali. La Banca Mondiale ha calcolato
che l’accordo, firmato da tutti i paesi africani, ad eccezione dell’Eritrea, e già
ratificato da 34 Stati, migliorerà la condizione di milioni di persone favorendone
l’uscita dalla povertà. “C’è una nuova Africa che sta emergendo con un senso di
urgenza e obiettivi chiari, con l’aspirazione di diventare autosufficiente” ha
affermato Nana Akufo-Addo, Presidente del Ghana.
Il processo di creazione dell’area richiederà molto tempo
sebbene già 41 dei 54 firmatari abbiano presentato il loro cronoprogramma: secondo
l’accordo nei prossimi cinque anni (10 per i paesi più poveri) verranno aboliti il 90% delle tasse e dei dazi doganali. Per il restante 7% verrà concesso più
tempo, mentre potrà essere mantenuto il 3% di imposte su alcuni prodotti
specifici. Nelle parole di Silver Ojakol, responsabile del personale del
Segretariato AfCFTA: “l’integrazione economica non è un evento, è un processo.
Dobbiamo pur iniziare da qualche parte". Ci si aspetta comunque che già le
prime manovre porteranno benefici amplificando rapidamente gli scambi
commerciali interni tra i paesi del continente africano.
_____________________
Fonte: Reuters – 1 gennaio 2021
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact-checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali-e-portare-la-comunicazione-gentile-nelle-scuole