Facendo dialogare tecnica moderna e saperi antichi, le sorelle Machaca hanno riportato l’acqua nelle valli di Ayacucho, sulle Ande
peruviane.
Il progetto vede l’utilizzo di piante e altri elementi naturali locali per creare un
sistema di raccolta dell’acqua piovana che permetta la ricostruzione di piccoli
laghi. Nonostante le critiche e le reazioni scettiche mostrate inizialmente, la
tecnica ha dimostrato di essere estremamente efficace arrivando a coprire fino al 20% del fabbisogno
idrico giornaliero della regione. Per
questo motivo il governo peruviano l’ha elevata a programma nazionale e dal
2017 ha istituito un fondo specifico dedicato.
Marcela, Magdalena, Victoria, Lidia e Maria Machaca sono
tutte ingegnere agronome e con il sostegno dell’associazione Bartolomé Aripaylla ABA,
hanno sviluppato la loro tecnica partendo dal concetto andino
dello yaku waqachay, ossia “l’accudimento dell’acqua”. “Accudire
l’acqua non è compreso dal mondo tecnico, non ci capiscono, non capiscono la
nostra visione del mondo. Quindi quello che abbiamo fatto per spiegare la
nostra esperienza e diffondere le nostre pratiche e conoscenze è stato di
coniare un altro nome: seminare e raccogliere l’acqua, così con parole
più semplici, i tecnici ci capiscono”, ha spiegato l’ingegnera Marcela.
Le Machaca hanno costruito dal 1995 a oggi 71
laghetti che immagazzinano più di 1.700.000 metri cubi di acqua. Il progetto
non solo è un metodo efficace contro la siccità ma favorisce anche lo
sviluppo della biodiversità grazie alla comparsa di alghe, piante e diverse
specie animali.
___________________
Fonte: Aba Ayacucho – 1 settembre 2021
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se apprezzi il nostro lavoro e credi nel giornalismo costruttivo non-profit ✛ sostieni Mezzopieno