Le foreste sono il polmone del mondo e la casa di oltre metà delle specie viventi. Il rapporto quinquennale delle Nazioni Unite sulle risorse forestali del pianeta riporta dati inaspettatamente positivi sullo stato della copertura di alberi e vegetazione sul nostro pianeta.
Secondo il Global Forest Resource Assessment (GFRA) la vegetazione mondiale non sta più diminuendo e dopo il picco nella deforestazione raggiunto negli anni ‘80, la quantità di abbattimenti, espropriazioni e distruzione di habitat naturali, è in costante calo. Al contrario di quanto spesso si pensi, metà di tutta la perdita di foreste è avvenuta prima del 1900. Le foreste sulla Terra oggi ammontano a 4.060 milioni di ettari, poco meno di un terzo di tutto il terreno abitabile.
Il tasso di perdita di foreste degli ultimi 10 anni è stato circa la metà rispetto a quello degli anni ’90 (oggi circa lo 0,12% all’anno). Inoltre, mentre le aree forestali sono leggermente diminuite, la biomassa delle aree rimanenti è aumentata di circa il 4% dal 1990 al 2020, compensando quasi interamente la riduzione della superficie forestale (-4,2%). In altre parole, le foreste sono diventate più dense perché all’aumentare di CO2 nell’atmosfera, la crescita della vegetazione accelera, perché se ne ciba .
La quantità di carbonio assorbito dalle foreste è oggi allo stesso livello di quello che era nel 2010. Il rapporto dichiara che sebbene le foreste del mondo non siano prive di problemi, la quantità di verde nel mondo è vicina alla stabilizzazione.
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Fonte: FAO – dicembre 2020
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