Negli ultimi 30 anni l’incidenza della demenza negli anziani è in diminuzione, fenomeno che è in costante miglioramento.
La tendenza ha un ritmo di decrescita di circa il 13% per ogni decennio e indica che circa 15 milioni di persone in meno potrebbero sviluppare la demenza senile entro il 2040 nei Paesi ad alto reddito. I ricercatori della Harvard Chan School of Public Health che hanno effettuato la ricerca hanno notato che nonostante l’eta media delle persone sia in aumento, “l’incidenza, o il tasso di nuovi casi, è in calo, traducendosi in un minor numero di nuovi casi di demenza e Alzheimer di quanto ci saremmo aspettati”. I risultati di questo studio hanno aggregato i dati di sette studi che includevano più di 49.000 individui con un periodo di analisi che comprende fino a 27 anni.
Oltre a mostrare un calo totale dell’incidenza, i ricercatori hanno anche rilevato che gli uomini hanno avuto una riduzione maggiore (24%) rispetto alle donne (8%). Le ragioni della diminuzione dell’incidenza sono ancora oggetto di studio, sebbene si pensa che possano aver contribuito le diverse terapie mediche che agiscono sulla pressione sanguigna, il colesterolo e le patologie infiammatorie. "Il costante calo dell’incidenza nell’arco di tre decenni suggerisce che gli sforzi preventivi che coinvolgono l’educazione allo stile di vita e gli interventi sanitari possono compensare almeno una parte del crescente carico di demenza derivante dall’aumento globale dell’aspettativa di vita", ha affermato Lori Chibnik ricercatore della Harvard School.
_________________
Fonte: Neurology – 4 agosto 2021
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se apprezzi il nostro lavoro e credi nel giornalismo costruttivo non-profit ✛ sostieni Mezzopieno