Il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza è in forte diminuzione in Italia e fa segnare uno dei tassi più bassi a livello internazionale.
L’aborto è in diminuzione in tutte le fasce di età, in particolare tra le giovanissime. In totale sono state notificate 66.413 interruzioni volontarie di gravidanza nell’ultimo anno censito (2020) dalla Relazione annuale del Ministero della Salute, confermando il continuo calo che dal 1983 si registra del fenomeno (-9,3% rispetto al 2019). Il tasso di abortività delle donne di età tra i 15-49 anni residenti in Italia è stato di 5,4 ogni 1000, contro una media mondiale che supera il 15 e tocca punte di 53 in Paesi come la Russia.
Per il rilascio della certificazione necessaria alla richiesta di interruzione volontaria di gravidanza, il ricorso al consultorio familiare si conferma l’opzione più scelta (43,1%) rispetto agli altri servizi (medico di fiducia, servizio ostetrico, altra struttura). Il calo degli aborti è un dato che continua a diminuire nonostante l’introduzione della pillola per l’aborto chimico e la cosiddetta pillola del giorno dopo. Il 35,1% degli aborti sono stati effettuati con la pillola Mifepristone (RU486) che è sempre più adoperata rispetto al 20,8% del 2018. Il dato risulta in calo anche se la percentuale di ginecologi obiettori su scala nazionale è scesa al 64,6% rispetto al 67% dell’anno precedente.
Fonte: Ministero della salute; World population review
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