Le prime lampade a LED che, oltre a illuminare, sono in grado di sanificare da batteri e virus – tra cui il Covid – sono state sviluppate dai centri di ricerca dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo sostenibile.
Le due tecnologie si chiamano SAVE e UV-CiSANA e si basano su sistemi LED di tipo UV-C di facile installazione e utilizzo. Rispetto ai sistemi di illuminazione sanificanti utilizzati da anni soprattutto in ambito ospedaliero, queste lampade sterilizzanti non utilizzano il mercurio, nocivo per l’ambiente, non sono ingombranti e hanno tempi di accensione e spegnimento rapidi per essere utilizzati in ambito civile e domestico, ad esempio in case, scuole, uffici e luoghi pubblici ma anche per superfici, aria e acqua, in modo sicuro, rapido, sostenibile ed economico.
SAVE è una lampada da soffitto pronta per l’industrializzazione. “Prevediamo di estenderne l’applicazione sui mezzi pubblici o in agricoltura, per la sanificazione da patogeni, come contributo al controllo della pandemia mondiale”, dichiara Mariano Tarantino, responsabile della divisione ENEA di Sicurezza e sostenibilità nucleare del Centro Ricerche di Bologna.
UV-CiSANA è in grado di sanificare superfici, aria e acqua e di eliminare oltre il 99,9% di batteri e virus, incluso il SARS-CoV-2, in pochi secondi di irraggiamento. La tecnologia è efficace anche per la sterilizzazione in tempo reale di acqua con flusso tipico di un comune rubinetto. Il funzionamento si basa sulla radiazione ultravioletta della banda C che viene assorbita efficacemente dal DNA/RNA dei patogeni (virus, batteri, funghi), rompendone i legami e causandone l’eliminazione o l’inattivazione.
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