Per combattere l’abusivismo edilizio, l’Italia ha completato il percorso che ha portato all’istituzione della Banca Dati Nazionale sull’Abuso Edilizio.
Già ribattezzata Anagrafe degli abusi edilizi, è uno strumento che per la prima volta in Italia mette a sistema tutte le informazioni sulle opere abusive presenti nel nostro Paese, per coordinate e sistematizzare le azioni di contrasto all’illegalità edilizia e all’abuso del territorio. Si tratta di una Banca dati centralizzata nella quale confluiscono in modo organizzato tutte le informazioni sugli immobili e le opere abusive. Come sancito dall’articolo 1 dello schema di decreto, “La Banca dati sarà alimentata dagli enti, dalle amministrazioni e dagli organi a qualunque titolo competenti in materia di abusivismo edilizio, che dovranno quindi condividere e trasmettere, tramite il sistema informatico, le informazioni relative agli illeciti accertati e ai provvedimenti emessi”. L’impianto della nuova banca dati e delle azioni ad essa connesse prevede di:
- censire i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale per tutelare la corretta gestione, la sicurezza e la riqualificazione del territorio;
- rendere disponibili i dati, integrare e omogeneizzare le informazioni disponibili presso gli enti e gli organismi e favorire la loro collaborazione in materia di abusivismo edilizio;
- agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni e la gestione delle riqualificazioni e le eventuali conversioni.
Uno strumento all’avanguardia in Europa per la lotta all’illegalità che permetterà inoltre al Fisco di fare controlli incrociati per individuare immobili mai dichiarati e per poterli tassare.
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Fonte: Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
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