Nell’ultimo anno sono stati creati in Italia 10 milioni di nuovi conti personali sulla piattaforma SPID. In totale 30 milioni di cittadini hanno attivato l’identità digitale, permettendo di raggiungere un tasso di digitalizzazione che ha superato le aspettative e che segna un primato a livello mondiale.
Lo SPID, acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale, è il sistema di gestione dell’identità digitale che permette l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e ai servizi di oltre 5.300 amministrazioni locali e centrali, enti pubblici e agenzie. “Siamo i primi al mondo. E lo abbiamo fatto senza soldi”, dichiara il suo ideatore Stefano Quintarelli. Nato nel 2016 “oggi è il sistema pubblico di autenticazione di identità digitale con il maggiore numero di utenti al mondo” afferma l’ideatore e padre normativo, tra i pionieri dell’informatica in Italia.
L’identità digitale è l’insieme dei dati e delle informazioni che, all’interno di un determinato sistema informatico, definiscono una persona fisica. Si tratta pertanto della rappresentazione virtuale dell’identità reale che consente l’interazione elettronica con altri individui o sistemi informatici, un diritto contenuto nella Dichiarazione dei diritti in Internet all’Art.9 (Diritto all’identità).
Nel 2021 gli italiani hanno avuto accesso a oltre mezzo miliardo di documenti e processi grazie a questo sistema. “Abbiamo raggiunto in anticipo l’obiettivo annuale di diffusione dell’identità digitale previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pari al 38% della popolazione. Ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo del 2023, ossia il 46% della popolazione totale” ha dichiarato il Ministro dell’innovazione Vittorio Colao, nel commentare i dati appena usciti.
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Fonte: Ansa; La Repubblica; Biometric update
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