Per la prima volta nella storia della Nuova Zelanda, la maggioranza dei legislatori sono donne.
Soraya Peke-Mason del Partito laburista liberale ha prestato giuramento in Parlamento diventando la 60esima donna a confronto con 59 uomini che occupano i seggi del più alto organo istituzionale con funzione legislativa. “È un giorno speciale per me e penso che sia storico per la Nuova Zelanda”, ha detto Peke-Mason ai giornalisti. Questo traguardo colloca la Nuova Zelanda tra le 6 nazioni nel mondo che quest’anno possono rivendicare almeno il 50% di rappresentanza femminile nei loro parlamenti: Ruanda, Cuba, Nicaragua, Messico e Emirati Arabi Uniti. A livello globale circa il 26% dei legislatori sono donne.
La Nuova Zelanda ha una storia di forte rappresentanza femminile. Nel 1893 divenne la prima nazione a consentire alle donne di votare. L’attuale primo ministro Jacinda Ardern è la terza leader donna della nazione e in questo momento le donne ricoprono nel Paese anche una serie di altri ruoli di primo piano, tra cui il giudice capo della Corte suprema e il Governatore generale. La Nuova Zelanda è stata l’unica nazione al mondo in cui tutte le cariche più alte dello stato sono state, fra il marzo 2005 e l’agosto 2006, ricoperte da donne.
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Fonte: Inter-Parliamentary Union
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