Dichiarato biologicamente morto nel 1957, il fiume Tamigi che attraversa Londra, oggi è tornato ad essere pieno di vita e ad ospitare diverse specie selvagge, segno della sua rinascita.
Oltre 115 specie di pesci vivono nel fiume, di cui tre tipi di squali, molti delfini, foche, anguille e anche cavallucci marini. Il rapporto della Zoological Society of London evidenzia il graduale ritorno della vita e la riduzione della pressione sull’ecosistema, compiuto negli ultimi 60 anni dagli interventi che hanno abbattuto l’inquinamento delle sue acque reflue. Il dato più evidente è la forte riduzione delle concentrazioni di fosforo e l’aumento dell’ossigeno presente nell’acqua. “Questo rapporto ci ha permesso di capire a che punto è arrivato il Tamigi nel suo viaggio verso la guarigione e ha stabilito le basi su cui pianificare il futuro”, ha affermato il capo del programma di recupero, Alison Debney.
La Società Zoologica di Londra ha lavorato negli ultimi 20 anni per ripristinare l’ecosistema del Tamigi e il ritorno dei mammiferi marini come le foche è il segnale che gli stock ittici sono in crescita. Il censimento ha contato 932 foche portuali e 3.243 foche grigie. “La gente pensa che il Tamigi sia morto perché è marrone ma è pieno di vita: la qualità dell’acqua è migliorata davvero tanto” dichiara la biologa Thea Cox. Diverse aree del Tamigi sono protette come santuari degli uccelli nativi e migratori e molti di essi sono tornati a vivere e a riprodursi qui, come i trampolieri, raddoppiati dal 1993 a oggi.
____________________
Fonte: Zoological Society of London
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit ✛ sostieni Mezzopieno