“Il nostro unico azionista ora è il pianeta”. Con queste parole Yvon Chouinard, scalatore e fondatore di Patagonia, un brand internazionale da 3 miliardi di dollari, si è congedato dal mondo degli affari e dalla sua azienda con cui ha costruito un impero commerciale diffuso in tutto il mondo.
Quasi 50 anni dopo aver fondato il suo marchio di enorme successo, l’83enne statunitense ha voluto regalare tutto quello che ha fatto, per garantire che, con i suoi guadagni, continui a sostenere la difesa della natura e finanziare programmi di conservazione dell’ambiente. L’intera proprietà di Chouinard e della sua famiglia è stata trasferita a due entità senza scopo di lucro.
“Non ha mai voluto essere un uomo d’affari. Ho iniziato come artigiano, producendo attrezzatura per l’arrampicata per me e i miei amici, cercando di fare la cosa giusta”, ha scritto l’imprenditore nella lettera ai suoi dipendenti. “Un’opzione era quella di vendere Patagonia e donare tutti i soldi ma non potevamo avere la certezza che la nuova proprietà avrebbe tenuto fede ai nostri princìpi e avrebbe continuato a lavorare con i nostri colleghi e le nostre colleghe nel mondo. Un’altra strada era quella della quotazione in borsa dove anche le migliori intenzioni sono messe sotto pressione per generare profitti nel breve periodo, a discapito della responsabilità nel lungo periodo. Così abbiamo deciso che invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti per gli investitori, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza”.
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