La passiflora è una pianta originaria dei boschi dell’America centro-meridionale che produce il frutto della Maracujà, comunemente chiamato Frutto della passione. I fiori di questa pianta rampicante sono estremamente complessi e ricchi, composti da diverse corolle concentriche e da elaborate strutture riproduttive sovrapposte in mirabolanti e coloratissime architetture.

Il nome di questa pianta ha origine dai missionari gesuiti che nel 17° secolo la scoprirono in Messico rimanendone affascinati e attribuendone una struttura divina. Il suo fiore infatti ricorda nella sua perfezione i simboli religiosi della passione di Cristo. I viticci sono simili ad una frusta, i tre stami del pistillo ai chiodi usati per la crocifissione di Gesù e la raggiera della corolla può essere assimilata alla corona di spine. La passiflora fu introdotta in Europa nel 1610 dal padre agostiniano Emmanuel de Villegas e nel 1753 Carlo Linneo classificò la pianta e mantenne il nome che deriva proprio dalla passione di Cristo.

La passiflora ha da sempre affascinato le persone per la grande bellezza dei suoi fiori e per le innumerevoli doti officinali che possiede. Tra le sue principali proprietà, la capacità di contrastare l’insonnia, gli stati di ansia e la depressione. I suoi estratti inoltre hanno effetti antidolorifici e lenitivi, essendo estremamente ricca di flavonoidi e glucosidi che agiscono sul sistema nervoso centrale, soprattutto nella zona del midollo spinale, responsabile dei movimenti e dei centri del sonno. Diversi studi hanno dimostrato anche effetti benefici per la cura dei sintomi della menopausa e persino doti antitumorali.