Un nuovo approccio terapeutico per i pazienti cardiopatici riduce le probabilità di morte post-infarto del 20%.
Nello studio presentato a Torino in occasione del congresso Re-Change in Cardiology 2022 sono stati mostrati i risultati della somministrazione di farmaci ipolipemizzanti, che riducono l’Ldl (il colesterolo cattivo), adottati come terapia subito dopo l’evento acuto. Questo approccio è stato in grado di portare rapidamente i valori del colesterolo sotto il limite indicato dalle Linee guida internazionali, abbattendo notevolmente il rischio di ricaduta. Questa nuova terapia utilizzata a Torino nelle cardiologie dell’Ospedale di Rivoli e dell’Ospedale Mauriziano, sulla base del documento della Società italiana di Cardiologia interventistica (Gise), ha verificato i risultati su 621 pazienti che presentavano una patologia cardiovascolare grave post infarto. L’introduzione dei nuovi anticorpi monoclonali PCSK9i e la possibilità di prescrizione di questi in fase acuta, ha dimostrato di poter ridurre il rischio di morte cardiovascolare, ictus e di un nuovo infarto, di un quinto.
La scoperta di questa nuova terapia è stata ottenuta grazie ad una soluzione escogitata per affrontare il periodo pandemico, per offrire ai pazienti una terapia medica ottimizzata quando la gestione dei follow-up a breve termine risultava molto complessa e a volte logisticamente impossibile.
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Fonte: Biblioteca Virtuale per la Salute
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