Wieliczka, vicino a Cracovia, in Polonia, è una delle più antiche miniere di sale al mondo. Una salina qui situata veniva sfruttata già dal 3500 a.C e nei secoli ha continuato a essere scavata, vedendo passare milioni di persone, minatori che hanno speso la loro vita lavorando al suo interno ma anche re e regine che incominciarono a sfruttarne i benefici del potere curativo del sale nel Medioevo. Nel corso della storia, i suoi 287 chilometri di cunicoli e sale posti ad una profondità che raggiunge i 327 metri, sono stati cesellati con devozione creando ornamenti, fregi e centinaia di statue di figure storiche e religiose scolpiti dai minatori direttamente nel sale, nelle stalattiti e nei cristalli. Nei secoli la miniera si è riempita di monumentali saloni decorati, cappelle e laghi sotterranei diventando “la cattedrale di sale sotterranea della Polonia”, un luogo che custodisce la costanza e la devozione dell’uomo attraverso la storia, nascosta dal mondo con i suoi segreti e le sue leggende. Ogni cosa è fatta di sale, anche gli altari e i candelieri, le colonne e i bracieri.
La sua importanza è legata al sale, all’arte e allo spirito. Nell’antica Roma, i legionari e i magistrati ricevevano la retribuzione a base di sale, elemento raro e prezioso. Da questa usanza deriva la parola “salario” (in latino salarium), con riferimento al pagamento in sale delle ore di lavoro effettuate nella giornata. Nel 1978 la miniera di sale di Wieliczka è stata iscritta nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
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Fonte: Wieliczka; Krakow travel
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