Inaugurata nel 2021 alle porte della capitale Reykjavik, Ocra utilizza esclusivamente energia geotermica ed è in grado di catturare fino a 4.000 tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente delle emissioni di 800 automobili. I ventilatori industriali aspirano l’aria esterna per farla passare attraverso dei filtri chimici che intrappolano la CO2 e la rilasciano nuovamente sotto forma di gas una volta scaldati. A questo punto il flusso di gas è convogliato all’interno di pozzi e mescolato con acqua che, infine, viene pompata all’interno del substrato roccioso di basalto vulcanico. La CO2 viene così catturata dall’atmosfera per essere trasformata in roccia, più precisamente in carbonato di calcio.

Nonostante i costi elevati di questa tecnologia innovativa, che si presenta come una alternativa alla piantumazione di alberi per catturare e stoccare l’anidride carbonica in eccesso, Orca ha già venduto 2/3 delle emissioni che compenserà nel suo intero ciclo di vita a clienti come Microsoft e Swiss Re. Il motto di Climeworks rimane, tuttavia, “prima ridurre e poi rimuovere” per evitare che le tecnologie che catturano CO2 diventino un alibi per mantenere stili di vita insostenibili per il pianeta.

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