Con un decreto del 20 gennaio la Papua Nuova Guinea è la prima nazione ad abolire la pena di morte nel 2022.
La pena capitale, abolita nel 1970 ma riabilitata nel 1991, era prevista per i reati di tradimento, pirateria, omicidio, stregoneria e stupro. Sebbene l’ultima sentenza sia stata eseguita nel 1954, circa 40 detenuti in attesa di esecuzione vedranno la propria pena commutata in ergastolo senza condizionale. Il Ministro della Giustizia Bryan Kramer aveva denunciato in parlamento che lo Stato non dispone “dei meccanismi amministrativi e degli strumenti necessari” per garantire un’esecuzione umana. Il Governo, attraverso il Primo Ministro James Marape, ha inoltre affermato che la pena capitale “non costituisce un deterrente nei confronti dei reati più gravi”.
Con questo decreto la Papua Nuova Guinea diventa il 108° Stato ad abolire totalmente la pena capitale nel mondo. Rimangono ancora 7 Paesi in cui la pena è abolita per legge, sebbene prevedano delle eccezioni e delle circostanze speciali (es. crimini di guerra), 26 nazioni in cui la pena di morte è ancora prevista dal regolamento, ma abolita “de facto” non avendo eseguito condanne da almeno 14 anni, e 54 stati in cui la pena è prevista ed eseguita.
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Fonte: Pressenza; Amnesty International
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