Le città europee uniscono le forze per trovare modi più rapidi per promuovere l’energia pulita e limitare i combustibili fossili, accelerando il raggiungimento degli obiettivi climatici, resi più urgenti dalle conseguenze dell’invasione russa in Ucraina.
55 città e enti europei tra cui Utrecht (Olanda), Göteborg (Svezia) e Nizza (Francia), Vaasa (Finlandia), Alexandroupolis (Grecia), Santa Cruz de Tenerife (Spagna) e Focșani (Romania) hanno creato una grande rete per far fronte all’urgente necessità di fornire le loro comunità urbane di servizi energetici e di mobilità più economici, accessibili, affidabili e che contribuiscano a una qualità della vita migliore e più sostenibile. Con l’introduzione di soluzioni innovative che integrano energia, mobilità e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, radicate in una piattaforma per l’innovazione cittadina, il progetto IRIS collega le diverse parti interessate trasformandole in pratiche innovative scalabili e replicabili di soluzioni integrate per rendere le città sostenibili in tutta Europa.
IRIS sta implementando cinque nodi di transizione basati su sfide comuni con 16 soluzioni integrate che le città possono combinare in base alle loro caratteristiche.
Tra queste, il miglioramento dell’efficienza energetica utilizzando la flessibilità della rete e bilanciando l’offerta e la domanda in modo dinamico, con il riutilizzo in rete delle batterie esauste e lo stoccaggio Vehicle-to-Grid, la tecnologia che permette la comunicazione bidirezionale tra rete e le auto elettriche. La città olandese di Utrecht ha già circa 500 punti di ricarica bidirezionali di questo tipo. L’obiettivo è utilizzare le batterie per auto e combinarle in rete con accumulatori stazionari per formare una immensa centrale elettrica virtuale europea.
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Fonte: Commissione europea
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