La Corte dell’Ecuador ha stabilito che i piani per estrarre rame e oro nella foresta pluviale protetta sono incostituzionali e violano i diritti della natura e pertanto verranno cancellati.
La storica sentenza sancisce che i permessi minerari rilasciati a Los Cedros, un’area protetta che comprende parti della Colombia, dell’Ecuador e del Perù, una delle aree più ricche di biodiversità del pianeta, siano revocati definitivamente e che l’area venga restituita alla natura. L’area è sede di fauna e flora che non si trovano da nessun’altra parte sulla Terra e di una biodiversità che ospita orsi, primati, rane e dozzine di rare specie di orchidee
in via di estinzione, alcune tra le specie più rare al mondo. La decisione ha un carattere esecutivo immediato e stabilisce il ripristino dei diritti della natura, sanciti dalla costituzione del Paese, confermandoli ed allargandoli a tutto il resto della nazione, non solo alle aree protette. Le concessioni minerarie, i permessi ambientali e idrici nella foresta sono stati pertanto annullati dopo che il tribunale ha accolto una causa intentata dalle comunità locali che chiedevano di proteggere la foresta dallo sfruttamento minerario.
“Questa è una vittoria storica a favore della natura”, ha affermato Natalia Greene della Global Alliance for the Rights of Nature. “Nessuna attività che minacci i diritti della natura può essere sviluppata all’interno dell’ecosistema della foresta protetta di Los Cedros. Questo costituisce un grande precedente giuridico per continuare con altre foreste protette minacciate”.
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Fonte: Corte Constitucional del Ecuador – 2 dicembre 2021
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