La turbina eolica più grande d’Italia è entrata in funzione a Castiglione Aldobrando in provincia di Gubbio, e alimenta circa 900 famiglie, le stesse che hanno contribuito e si sono messe insieme per la sua costruzione.
Alta 70 metri, con lame lunghe 30 metri e una potenza di 1 MW, la pala ha incominciato a fornire energia rinnovabile e sostenibile a tutta la comunità energetica che si è costituita per cambiare il proprio impatto sull’ambiente, evitando così l’emissione di oltre 1.000 tonnellate di CO2. L’impianto eolico collettivo è situato a una quota di 850 metri. La pala, progettata dalla società Sunergise di Perugia e realizzata dalla cooperativa energetica ènostra, produrrà 2,3 GWh/anno, abbastanza da soddisfare il fabbisogno di tutte le famiglie e le imprese socie.
lI progetto è stato vagliato secondo i criteri Anev-Greenpeace-Legambiente per non impattare sull’ecosistema locale, dove si è posto attenzione che non fossero presenti aree di nidificazione di rapaci o uccelli e dove non risulta esserci alcun corridoio per l’avifauna migratoria.
La società ènostra ha già realizzato altre due comunità energetiche rinnovabili a Villanovaforru e a Ussaramanna, due comuni nel Sud Sardegna dove l’amministrazione pubblica ha collaborato con la cittadinanza per ridurre la bolletta energetica, mentre in Puglia, a Biccari (FG) e a Santeramo in Colle (BA) stanno nascendo altre due comunità energetiche rinnovabili che realizzano uno “sviluppo armonico che coniughi l’esigenza della crescita delle rinnovabili con l’attenzione al nostro paesaggio”, come precisato in una dichiarazione del Vicepresidente della Regione Umbria Morroni.
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Fonte: Comune di Gubbio; enostra; foto di Jan Kopřiva
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