Il primo trattamento efficace per la vitiligine ha ottenuto il parere positivo del Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell’Agenzia Europea per i Medicinali.

Il ruxolitinib ha dimostrato di conseguire miglioramenti significativi nella ripigmentazione del viso e del corpo nei pazienti colpiti da vitiligine non segmentale. Ottenuto dalla ricerca degli scienziati della casa farmaceutica statunitense Incyte, sarà messo in commercio con il marchio Opzelura. I risultati della sua applicazione hanno dimostrato un recupero di almeno il 75% di pigmento sul viso e del 50% sul corpo per circa la metà dei pazienti dopo un anno di utilizzo.
“Data la sua patogenesi complessa e la sua progressione imprevedibile, la vitiligine può essere molto impegnativa da trattare per i dermatologi”, ha dichiarato Thierry Passeron Professore e Presidente del Dipartimento di Dermatologia dell’Université Côte d’Azur di Nizza, Francia, uno degli sperimentatori principali del farmaco. “Accolgo con favore la notizia di oggi e ringrazio per la disponibilità di questo trattamento” ha aggiunto.

La vitiligine è una malattia auto-immune che può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, colpisce i melanociti, le cellule che producono il pigmento da cui dipende il naturale colorito della pelle e causa una carenza o la totale assenza di melanina, manifestandosi con la comparsa di macchie chiare fortemente visibili e condizionanti dell’aspetto. Finora è stato estremamente complesso curare questa patologia se non con terapie dai forti effetti collaterali o con trapianti di melanociti. Dal luglio 2022 il farmaco è approvato per l’uso negli Stati Uniti dalla Food and Drug Administration.

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Fonte: European Medicines Agency; Opzelura; Food and Drug Administration; immagine Polina Tankilevitch