Nasce in Italia il primo “ecosistema digitale della voce”, una vera e propria libreria che ha l’obiettivo di restituire alle persone colpite da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e che hanno perso la possibilità di comunicare, una voce artificiale dall’espressività umana.
Il progetto combina le neuroscienze con le tecnologie digitali, l’intelligenza artificiale, la sensoristica avanzata e la robotica ed è nato da un’intuizione di Pino Insegno, attore e doppiatore, con il coinvolgimento dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, centri clinici e di ricerca e l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. La piattaforma digitale si chiama “Voice for Purpose” e consente alle persone che hanno perso l’eloquio di scegliere una voce espressiva fra quelle donate da persone di tutto il mondo. La libreria permetterà anche di salvare le voci in un archivio perenne che le preserverà nel tempo e che le renderà un patrimonio per tutti.
Ogni anno migliaia di persone sono colpite da malattie degenerative e perdono rapidamente l’uso della voce. Per il resto della vita sono costrette ad affidarsi a voci robotiche che non riescono a trasmettere emozioni e intonazione. “La perdita della capacità di parlare con la propria voce costituisce uno dei motivi di maggiore sofferenza per le persone con Sla e per i loro familiari”, ha spiegato Fulvia Massimelli, presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. “Crediamo fortemente in questo progetto perché ci dà la possibilità non solo di riavere una voce umana ma, soprattutto, di restituire anima e identità nelle nostre relazioni”.
___________________
Fonte: Voice for Purpose; foto di Karolina Grabowska
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno