Nella provincia di Vicenza è stato ideato il primo marchio di mobili da arredo creati in fibra vegetale proveniente dagli scarti agricoli della filiera italiana.

A Marostica (VI) è stata presentata Erbi, una sedia realizzata in quattro varianti di colore e profumo, derivanti dall’impiego di fibra vegetale di camomilla, caffè, vinaccia o miscanto, che nel processo di lavorazione mantengono le loro profumazioni e i colori naturali. Gli scarti delle lavorazioni agricole vengono recuperati dalle imprese di tutta Italia, sterilizzati, lavorati in microgranuli e sanificati. La fibra, libera da metalli pesanti e batteri, ha caratteristiche di buona resistenza agli impatti, al calore, alla flessione, un aspetto naturale e una profumazione inconfondibile che perdura nel tempo.
“In questo momento non c’è bisogno di creare nuovi materiali, per una maggiore sostenibilità è meglio lavorare e trasformare quello che già c’è”, spiega Stilfibra, l’azienda nata all’interno del Movimento del Bene Comune, in cui in una catena di collaborazione circolare sono coinvolti i coltivatori della materia prima vegetale, le industrie alimentari, i produttori della materia prima e i trasformatori finali.

La sedia realizzata con gli scarti delle vinacce nasce, per esempio, dalle distillerie e aziende vinicole del Veneto, dove il raccolto delle viti viene trasformato in vino tramite processi che producono grandi quantità di scarti. La vinaccia presenta un contenuto di carbonio vegetale pari al 50%. Grazie al processo che preserva le qualità della fibra organica, questa CO2 (detta CO2 biogenica) rimane intrappolata nel materiale, riducendo così la quantità di carbonio di origine fossile presente nell’atmosfera.
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Fonte: Stilfibra