Le alghe depositate sulle spiagge sono un problema che colpisce i litorali di tutto il mondo e che, oltre a inquinare le coste, provoca un forte impatto ambientale con la produzione di metano derivante dalla loro decomposizione. Un giardiniere messicano, Omar Vázquez Sanchez, ha pensato di usare le alghe che invadevano la spiaggia del suo paese, Puerto Morelos, per costruire la sua casa, compattando le alghe in mattoni e inventando un nuovo materiale da costruzione ecologico e molto flessibile e resistente.
La sua è diventata un’invenzione brevettata, che con il nome di Sargablock ha velocemente conquistato il mercato fino a essere inserita dalle Nazioni Unite nella lista delle soluzioni più ecologiche per ridurre l’impatto dell’edilizia nel cambiamento climatico. Il governo messicano gli ha commissionato decine di case costruite con le alghe e Vázquez ha avviato un’attività che, a partire da un problema, fabbrica abitazioni per la popolazione a basso reddito e opportunità di lavoro per centinaia di persone. Decine di giovani oggi raccolgono il sargasso dalle spiagge per portarlo nelle fabbriche dove si costruiscono i blocchi e altrettanti lavorano come muratori.
Una casa edificata con i mattoni di alghe costa circa l’equivalente di 8.000 euro e può durare fino a 120 anni; le autorità di Malesia, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Barbados, Belize e anche degli Stati Uniti stanno costruendo edifici simili per sfruttare il sargasso. “Una notte ha piovuto a dirotto ma i miei blocchi sono sopravvissuti… E’ stato allora che ho capito di avercela fatta”, ha raccontato Vázquez.
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Fonte: Sargablock
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