Era il 1879 quando il botanico William Beal sotterrò alcune bottiglie di vetro piene di semi e sabbia in un sito prescelto nel campus dell’Università del Michigan, negli Sati Uniti. L’obiettivo dell’esperimento era di comprendere quanto a lungo le piante infestanti mantenessero la loro vitalità nel terreno, così da aiutare gli agricoltori in un’epoca in cui i diserbanti chimici sintetici non erano ancora disponibili. A tal fine il dottor Beal riempì venti bottiglie con cinquanta semi appartenenti a ventitré specie diverse, seppellendole a testa in giù perché l’acqua non si raccogliesse al loro interno. L’esperimento prevedeva il dissotterramento di una bottiglia ogni cinque anni per verificare quali semi fossero ancora in grado di germogliare a distanza di tempo.
Con la recente apertura della quattordicesima bottiglia, i ricercatori della Michigan State sono riusciti a portare a germinazione un totale di venti semi in un periodo di 244 giorni. L’esame del DNA ha rivelato che tutte le piantine appartengono al genere Verbascum. “Studi longitudinali di questo tipo sono rari e inestimabili”, hanno dichiarato i ricercatori. L’analisi dei semi vitali presenti in un’ecosistema, infatti, è centrale per la gestione di infestanti e specie invasive, il ripristino degli ecosistemi, l’ecologia del fuoco e la conservazione di specie minacciate.
Nel tempo i ricercatori hanno esteso gli intervalli tra un’apertura e l’altra prima a dieci e poi a vent’anni, così che l’esperimento terminerà ufficialmente nell’anno 2100, dopo 221 anni dall’interramento delle bottiglie ad opera del dottor Beal.
___________________
Fonte: American Journal of Botany; foto di Myriams-Fotos Pixabay
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno