Il Ghana ha abolito la pena di morte diventando il 124esimo Stato a livello globale a escludere la pena capitale in modo pressoché definitivo.
Con l’abrogazione della Legge sui reati penali del 1960 e della Legge sulle forze armate del 1962, il parlamento dello Stato africano ha stabilito che venga cancellata la pena di morte per tutti i reati comuni, con l’unica eccezione per il reato di alto tradimento. In Ghana non si eseguono condanne dal 1992 e la nazione è la 29esima del continente africano ad approvare la normativa abolizionista. Il Paese ha attualmente 170 uomini e sei donne detenuti nel braccio della morte, le cui condanne saranno ora commutate in ergastolo. La pena di morte fu adottata dal Ghana a partire dall’introduzione della common law inglese nel 1874 ed era prevista per i reati di omicidio, rapina a mano armata e alto tradimento.
“L’abolizione della pena di morte dimostra che siamo determinati come società a non essere disumani, incivili, chiusi, regressivi e oscuri” ha commentato il deputato Francis-Xavier Sosu che ha presentato il disegno di legge in parlamento. Molti Stati africani hanno cancellato la punizione capitale dalle loro costituzioni negli ultimi anni mentre altri non la eseguono praticamente più da molto tempo, come Algeria, Cameroun, Repubblica democratica del Congo, Gambia, Kenya, Malawi, Mali, Mauritania, Marocco, Nigeria, Sudan, Tunisia, Tanzania, Uganda e Zimbabwe,
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Fonte: Francis Xavier Sosu; foto di RDNE Stock Project
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