Per la prima volta al mondo, un bambino è nato in seguito ad un trapianto di utero ottenuto esclusivamente mediante la tecnica laparoscopica sia sul donatore che sul ricevente.
Il bambino, un maschietto che misura 49 centimetri e pesa 3,100 grammi, è stato partorito alla 38esima settimana di gestazione da una mamma di 35 anni che ha ricevuto l’utero da una donatrice parente. Ciò che distingue questo caso è il metodo chirurgico utilizzato nel trapianto, la chirurgia laparoscopica robotica, senza fase di chirurgia aperta. Questa tecnica è notevolmente meno invasiva rispetto alla tradizionale chirurgia aperta, riduce i rischi di infezioni ed emorragie e la mortalità nel parto.
Il trapianto è stato effettuato presso l’ospedale di Sahlgrenska in Svezia. Niclas Kvarnström, il chirurgo dei trapianti che ha eseguito la complicata sutura dei vasi sanguigni nel ricevente, spiega: “Con la tecnica robot assistita è possibile eseguire procedure che prima erano considerate impossibili. È un privilegio essere parte dell’evoluzione in questo campo con l’obiettivo generale di ridurre al minimo il trauma causato dall’intervento per il paziente”.
Nel 2014 la prima nascita al mondo dopo un trapianto di utero ha aperto la strada a circa 50 parti ottenuti con questa metodologia fino ad oggi e lo sviluppo di quest’ultima tecnica fa presupporre un notevole incremento di questa possibilità, grazie alla sua replicabilità e all’alta efficacia del trapianto.
___________________
Fonte: Università di Goteborg; foto di Letticia Massari
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno