I medici del Texas Heart Institute hanno annunciato i risultati del più grande studio di terapia cellulare mai realizzato su pazienti con insufficienza cardiaca cronica. La terapia ha dimostrato di riuscire a migliorare la capacità di pompaggio del cuore, riducendo il rischio di infarto o ictus nei pazienti.
I ricercatori hanno dimostrato che uno speciale tipo di cellula immunomodulante chiamata MPC (cellule precursori mesenchimali) ha ottenuto, per la prima volta, un importante contributo nell’abbattere l’infiammazione nell’insufficienza cardiaca.
L’insufficienza cardiaca cronica è una malattia progressiva che porta a un indebolimento del muscolo cardiaco e alla perdita della sua funzione di pompaggio, causando un’elevata mortalità.
Le cellule MPC sono ottenute dal midollo osseo di donatori adulti sani e su un follow-up medio di 30 mesi hanno ridotto il tasso di infarto o ictus del 58% e il beneficio è salito al 75% nei pazienti che avevano livelli elevati di un marcatore ematico per l’infiammazione.
“I risultati sono un passo importante nella comprensione di come la terapia cellulare fornisca benefici nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica causata dalla scarsa funzionalità della pompa. Le cellule sembrano agire riducendo l’infiammazione, aumentando il flusso microvascolare e rafforzando il muscolo cardiaco proteggendolo dalla morte” ha osservato il dottor Emerson C. Perin, direttore medico presso il Texas Heart Institute.
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Fonte: Journal of the American College of Cardiology; immagine di Zakir Rushanly
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