Un nuovo processo di cattura del carbonio, a ridotto impatto ambientale, è stato ideato e messo in commercio per la prima volta da una società italiana per decarbonizzare il settore industriale.
Si tratta del primo prodotto industrializzato che utilizza un enzima naturale, l’anidrasi carbonica, il più potente catalizzatore esistente per la cattura dell’anidride carbonica. Questa sostanza chimica si trova in tutti gli organismi viventi che la utilizzano per lo scambio di CO2 durante la respirazione. Il prodotto modulare e flessibile, facilmente adattabile a qualsiasi impianto, è stato inventato dalla Saipem, multinazionale con sede a Milano, e ha una capacità di cattura di 200 tonnellate di diossido di carbonio al giorno. Questa tecnologia ad alte prestazioni per l’abbattimento della CO2 è rivolta a piccoli e medi emettitori e si applica alle emissioni post-combustione di impianti nuovi o esistenti, è estremamente sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie all’utilizzo del calore recuperabile da fonti a bassa temperatura ed è installabile in qualsiasi contesto.
Questo processo è chiamato Bluenzyme ed è un sistema plug-and-play creato per diversi settori industriali, tra cui petrolio e gas, petrolchimico, energia e produzione di cemento e per numerosi altri settori in cui la decarbonizzazione rappresenta un passo fondamentale verso il raggiungimento degli obiettivi di neutralità. Si adatta facilmente a qualsiasi impianto e utilizza un solvente non tossico e non volatile a basso impatto e facilmente reperibile.
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