Le centrali idroelettriche e le dighe forniscono enormi quantità di energia pulita nel mondo, contribuendo in modo essenziale alla lotta al cambiamento climatico. La loro presenza, tuttavia, può rappresentare un ostacolo per i cicli e i fenomeni naturali come la vita dei pesci e i processi riproduttivi.
In una centrale idroelettrica l’acqua viene convogliata attraverso turbine per far girare le pale che alimentano i generatori. Le pale feriscono o uccidono circa il 22% dei pesci che le attraversano. Le centrali idroelettriche tentano di ovviare a questo fattore, tenendo i pesci fuori dalle loro turbine, modificando il loro percorso con reti o attraverso canali di deviazione. Ciononostante, la mortalità dei pesci è un elemento che il settore idroelettrico sta cercando di eliminare.
Per questo motivo è stata inventata una turbina che permette ai pesci di attraversarla rimanendo illesi. Il sistema Restoration Hydro Turbine dell’azienda californiana Natel Energy è stato progettato per consentire il passaggio sicuro del 99% dei pesci attraverso la turbina, grazie all’impianto di lame con bordi d’attacco disegnati con smussature, curve e inclinature che riducono al minimo gli impatti, senza compromettere l’efficienza. La nuova turbina adotta un design più olistico, creando strutture più naturali, più vicine alle dighe dei castori che alle dighe in cemento.
L’energia prodotta nel mondo dall’idroelettrico rappresenta circa il 20% del totale e copre il fabbisogno di circa 1 miliardo e mezzo di persone, senza produrre emissioni nocive e con limitati impatti ambientali; un settore che sta evolvendosi anche nell’utilizzo delle maree e delle piogge.
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Fonte: Natel Energy; foto di Piat Van Zyl
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