Il Senato statunitense ha confermato l’ammiraglio Lisa Franchetti a capo della Marina USA, prima donna a ricoprire questo incarico nella storia.
Già prima ufficiale donna della Marina, con questa nomina la Franchetti è al contempo diventata la prima a unirsi al gruppo di alti ufficiali militari che compongono i capi di stato maggiore congiunti. Fortemente voluta dal presidente Biden, rappresenta un primato anche come donna al vertice di un ramo del servizio militare del Pentagono.
Da 38 anni comandante della sesta flotta statunitense e delle forze navali statunitensi in Corea del Sud, è nata a Rochester, New York, nel 1964, ha nonni italiani, è sposata e ha un figlio. Ha frequentato il Naval War College di Newport diventando la prima diplomata e ha conseguito un master in management all’Università di Phoenix. Franchetti sarà a capo di oltre 330.000 uomini e donne in servizio attivo.
Nello scegliere Franchetti, Biden non ha seguito la raccomandazione del capo del Pentagono e ha scelto una donna, contro il volere dei vertici militari, sbloccando una situazione che per mesi impediva tutte le nomine dei dirigenti delle forze armate, seguite alla protesta contro le misure adottate dal Pentagono per proteggere il diritto di aborto delle donne in divisa.
La nuova impostazione statunitense sulle cariche ai vertici nazionali ha già visto di recente un’altra storica nomina di una donna a capo del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, la Guardia Costiera degli Stati Uniti, oggi guidata dall’ammiraglio Linda Fagan.
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