I ricercatori dell’università di Stanford sono riusciti a creare per la prima volta una copia sintetica della pelle umana, sensibile al tatto e capace di auto-guarire quando subisce una lesione.
Il tessuto creato dal gruppo di scienziati americani è capace di unire tutte le caratteristiche dell’epidermide, quella autorigenerante per ricostruire il tessuto con la sua struttura a strati originale e quella della conduttività. Il polimero tagliato con un bisturi e in seguito riavvicinato, in pochi secondi recupera il 75% della resistenza e della conducibilità elettrica di partenza. Il materiale, secondo i ricercatori, in futuro potrebbe essere usato nelle protesi oppure nei dispositivi elettronici o negli schermi che si auto-riparano.
Fino ad oggi diversi i problemi avevano impedito la riproduzione di tessuti epidermici assimilabili alla pelle umana: alcuni necessitavano di alte temperature per innescare il meccanismo di riparazione, altri potevano farlo a temperatura ambiente ma dopo averlo fatto cambiavano struttura e non potevano più autocurarsi. “Abbiamo ottenuto quella che riteniamo essere la prima dimostrazione di un sensore a film sottile multistrato che si riallinea automaticamente durante la guarigione. Questo è un passo fondamentale verso l’imitazione della pelle umana, che ha più strati che si riassemblano tutti correttamente durante il processo di guarigione “, ha affermato Chris Cooper della Stanford University e coautore dello studio sulla rivista scientifica Science .
ll team ha creato la pelle artificiale con polimeri che si autoallineano e guariscono in circa 24 ore, aggiungendo materiali magnetici agli strati polimerici, permettendogli di autoassemblarsi da pezzi separati.
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Fonte: Science; foto di Karolina Grabowska
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