A quarant’anni dalla fine del regime militare in Argentina, gli orrori della dittatura stanno ancora trovando un riscatto grazie all’azione di rintracciamento dei figli dei desaparecidos. Molte donne che nel periodo dal 1976 al 1983 furono arrestate mentre erano in gravidanza oppure rimaste incinte a seguito delle violenze subite nei centri di detenzione, partorirono mentre erano detenute; molte di esse furono uccise e i loro figli illegalmente affidati in adozione a famiglie di militari o poliziotti.
Il tribunale federale di Tucumán ha ritrovato e ricostruito la vera identità del caso numero 132, un 46enne che dopo diverse ricerche documentarie e grazie agli studi sul DNA presso la Banca Nazionale Dati Genetici, ha scoperto la sua vera origine e il nome della sua vera madre, Mercedes del Valle Morales, scomparsa nel 1976 e lavoratrice nella fattoria della famiglia che lo ha cresciuto come figlio proprio. Il Tribunale ha verificato che l’uomo è stato vittima di furto, occultamento e sostituzione dell’identità nell’ambito di terrorismo di Stato.
“Nonostante il dolore che ognuna di queste storie porta, insieme alla conferma del faticoso compito che rimane per ricostruire ciò che la dittatura ha voluto cancellare, continuiamo a celebrare la vita con la gioia che ci dà la conquista della verità”, hanno dichiarato le nonne di Piazza del Mayo, l’associazione di madri e nonne che dal 1977 si sono date il compito di localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati dopo aver ucciso e fatto sparire le rispettive famiglie.
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Fonte: Abuelas de Plaza de Mayo
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