Nessuno ci era mai riuscito, senza le gambe. Un ex soldato britannico che ha perso i due arti inferiori su una mina in Afghanistan, è diventato il primo doppio amputato sopra il ginocchio a scalare l’Everest, con i suoi 8849 metri la montagna più alta del mondo.
Hari Budha Magar, 43 anni, ha raggiunto la vetta più elevata del mondo utilizzando le gambe protesiche ingegnerizzate. Prima di lui, nel 2022, l’italiano Andrea Lanfri, era entrato nella storia riuscendo nella stessa impresa con delle protesi sotto il ginocchio. “Tutti noi abbiamo le nostre debolezze e disabilità, ma dovremmo concentrarci sulla nostra forza, solo così possiamo tutti condurre una vita migliore e significativa”, ha dichiarato l’ex soldato. “Il mio obiettivo principale per il resto della mia vita sarà lavorare per sensibilizzare sulla disabilità”, ha detto Magar al suo ritorno a Kathmandu. “La mia vita è cambiata in un batter d’occhio. Ma qualunque cosa accada puoi comunque condurre una vita appagante. Se un doppio amputato sopra il ginocchio può scalare l’Everest, puoi scalare qualsiasi montagna che affronti, purché tu sia disciplinato, lavori sodo e ci metti tutto il tuo impegno”.
L’impresa è stata particolarmente difficile. Sulla strada per la vetta ha esaurito l’ossigeno.
“Ho pensato più volte di smettere, per il bene della mia famiglia”, ha confessato alla stampa Magar. “Avevo fatto la promessa che sarei tornato a casa per mio figlio”.
___________________
Fonte: The Himalayan Times
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno