Si chiama Junker ed è una grande bacheca virtuale dove le persone possono mettere a disposizione gli oggetti che non usano più e che invece possono essere utili a qualcuno che ne ha bisogno: si tratta di un’applicazione che connette due esigenze opposte ma complementari, ovvero quella di chi vuole disfarsi di qualcosa e quella di chi la cerca. Un perfetto incrocio circolare che sta prendendo piede in tutta Italia, dove tante persone stanno realizzando un innovativo scambio di prossimità reso efficiente dalla tecnologia.

A differenza delle tradizionali piattaforme di commercio di seconda mano, questa Bacheca del Riuso è utilizzata anche dalle amministrazioni comunali e dalle multiutility incaricate della raccolta, per promuovere attivamente il riuso sul proprio territorio e ridurre la produzione di rifiuti, RAEE e ingombranti. Gli annunci possono riguardare qualsiasi tipologia di oggetti, dagli elettrodomestici alle apparecchiature, articoli di collezionismo o vestiti, giocattoli, mobili. Chiunque può manifestare interesse ad averli e organizzare con l’inserzionista la consegna. La bacheca è tarata su scala locale, una scelta che valorizza il riuso di prossimità, riducendo gli spostamenti per il ritiro degli oggetti e dunque il costo ambientale della spedizione in termini di emissioni di CO2.

Attiva in oltre un centinaio di Comuni in tutta Italia e in continua espansione, la Bacheca non effettua transizioni economiche ma prevede che gli oggetti possano essere donati, prestati o scambiati, il tipo di transazione è deciso dalle controparti di comune accordo, con evidente riduzione degli spostamenti e trasporto delle merci da e per i negozi e le discariche.

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Fonte: Junker; foto di Anna Shvets