Il mondo dell’astronomia ha annunciato di aver raggiunto un risultato perseguito da decenni, il superamento della cosiddetta ‘zona di evitamento’, un’area del cielo in cui la Via Lattea blocca le osservazioni di galassie e altri oggetti da essa nascosti.

Grazie alle nuove tecnologie infrarosse e alla scienza sinottica, e dopo una ricerca durata 12 anni, sono state rivelate circa un miliardo di stelle e migliaia di galassie mai osservate prima e strutture dell’universo nascoste dalla polvere e dai gas interstellari. Gli scienziati partecipanti al programma VISTA (Variables in the Via Lactea estesa, VVVX) hanno inoltre annunciato i risultati dell’osservazione di una categoria di ‘stelle iperveloci’ nella Via Lattea che si muovono a velocità superiori a 2 milioni di chilometri all’ora.
“Questi risultati aprono la strada per una migliore comprensione della struttura della Via Lattea e della formazione delle galassie in generale”, ha dichiarato l’Osservatorio Vaticano, il centro di ricerca astronomica di cui fanno parte università e istituzioni di tutto il mondo, le cui radici risalgono al XVI secolo. Situato fuori Roma, nella residenza papale di Castel Gandolfo, e con i dati del più grande telescopio del mondo, il VISTA di ESO/Paranal in Chile, l’osservatorio ospita una dozzina di scienziati e sacerdoti provenienti da quattro continenti che studiano l’universo utilizzando moderni metodi scientifici, in collaborazione con le principali istituzioni astronomiche del pianeta e in dialogo continuo tra scienza e fede.

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Fonte: VVVX survey; foto di Fabio Marciano