Un gruppo di ricercatori svedesi e tedeschi ha sviluppato un metodo che accelera di circa tre volte il processo di guarigione delle ferite.
Le lesioni croniche, cioè che non si rimarginano, sono un grave problema di salute per i pazienti diabetici e per gli anziani e possono portare a infezioni, alla necrosi, persino all’amputazione. Utilizzando una particolare forma di micro-stimolazione elettrica, i ricercatori della Chalmers University of Technology di Göteborg e dell’Università di Friburgo hanno scoperto una soluzione bioelettronica che sfrutta le proprietà elettromagnetiche delle cellule della pelle per accelerare la loro crescita.
Il principio è che le cellule della pelle sono elettrotattiche, migrano cioè direzionalmente nei campi elettrici. I ricercatori hanno studiato come questo principio possa essere utilizzato per guidare elettricamente le cellule al fine di far guarire le lesioni più velocemente. Utilizzando un minuscolo chip ingegnerizzato, i ricercatori sono riusciti a confrontare la guarigione di ferite stimolate elettricamente con altre lasciate guarire da sole; le cellule stimolate in un ambiente diabetico sono guarite a una velocità del 2,8% all’ora, rispetto all’1% all’ora nei cheratinociti diabetici non stimolati.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi un adulto su 11 ha qualche forma di diabete nel mondo, una condizione che inibisce l’effettiva guarigione delle ferite e insieme a malattie come il lupus eritematoso sistemico (LES) i pazienti affetti da queste malattie soffrono di decorsi terapeutici tipicamente di scarsa efficacia e spesso problematici.
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