Secondo recenti dati UNICEF, nel mondo due miliardi e duecento milioni di persone non dispongono di servizi idrici gestiti in maniera sicura, di queste poco meno di 900 milioni non hanno alcun accesso all’acqua potabile. L’utilizzo di acqua contaminata è collegata all’insorgere di malattie come il colera, dissenteria, epatite A, febbre tifoide e dracunculiasi. Proprio per prevenire la diffusione di quest’ultima malattia, anche nota come verme della Guinea, nel 1999 veniva inventato il primo prototipo di cannucia in grado di rimuovere dall’acqua le larve di tali parassiti.

Dopo anni di ricerche e successivi sviluppi, è ora disponibile sul mercato la cannuccia della vita, LifeStraw, dotata di un filtro che elimina il 99,9% delle impurità, parassiti e germi presenti nell’acqua non potabile rendendola così sicura per il consumo umano. Lunga circa 20 centimetri, LifeStraw non utilizza batterie né prodotti chimici e può essere utilizzata per succhiare l’acqua direttamente da fiumi o laghi, proprio come una normale cannuccia. Per mantenere pulito il sistema meccanico di filtraggio è sufficiente soffiare l’aria nella direzione opposta dopo aver bevuto.
Lo sforzo per eradicare la dracunculiasi, che nel 1986 contava 3,5 milioni di casi tra Asia ed Africa, è proseguito raggiungendo nel 2022 il minimo storico di contagi con soltanto 13 casi riportati in tutto il mondo.

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Fonte:  Life Straw; Carter Center